mercoledì 16 aprile 2014

La strana storia di Pandoro e Panettone - Capitolo 9: La tigre, l'ippopotamo Potamus e gli animali dello zoo


Durante uno dei loro spostamenti in cerca di un padrone

Pandoro si ferma e dice a Panettone:

“Guarda quel cartello, lì sopra c’è una scritta

Proprio grande, rossa e bella in vista.

Dice che siamo vicino a uno zoo safari

E che possiamo vedere animali molto rari

Qui vengono in visita un mucchio di persone

E potrebbe essere la nostra occasione

Per trovare una mamma e un papà oggi stesso

Dai, su, entriamo adesso!”

Panettone a dir il vero è un po’ titubante

Non vorrebbe trovarsi davanti a un elefante!

“Stai tranquillo amico mio,

ti proteggerò io

con i miei artigli molto affilati

spaventerò tutti gli animali affamati

Dai panettone, non fare il fifone

Io non ho paura nemmeno di un leone!”

E mentre ancora stava parlando

Pandoro stava già entrando.

Nei vialetti passeggiano assieme

Bambini, adulti e addetti del mestiere

E mentre passano vicino ad un recinto

Sentono un grande e sonoro ruggito

Panettone fa un balzo indietro per lo spavento

E per la paura fa una puzzetta al vento

Pandoro invece non si lascia intimidire

E si avvicina perché ha qualcosa da dire

“Panettone guarda, io da grande diventerò così

E ruggirò tutto il dì

Sarò grande, forte e fiero

Come questo gattone guerriero”

Dal recinto si avvicina una tigre molto grande,

che aveva sentito tutto non molto distante

“Ciao amici, non abbiate timore

Io faccio solo molto rumore

Sono una tigre buona, non un gattone,

mi chiamo Romoaldo, ed ho anche un padrone

che ogni giorno mi porta da mangiare

e ho tanti amici con cui giocare

in questo zoo safari non siamo chiusi in gabbie strette

ma ci sono verdi prati e dolci collinette

ci trattano tutti davvero molto bene

e ci portano anche buoni pranzi e cene.”

Ma Pandoro non lo sta a sentire

E ammira quella tigre da impazzire

Lo vede bello, forzuto e fiero

E vorrebbe somigliargli davvero!

“Ciao amico” dice Panettone

“Noi ci avviamo in cerca di un padrone

Siamo felici di averti conosciuto

E torneremo a trovarti con un po’ di prosciutto!”

Detto questo tornano a camminare per il vialetto

Cercando qualcuno che gli regali un tetto.

Mentre proseguono per il vialetto

Si imbattono presto in un vicolo stretto

Sbucano quindi in prossimità di un prato

Circondato da un fiume e da uno steccato

Appena giunti vicino all’acqua per dissetarsi

Panettone inizia ad annusarsi

“Panettone ti sei spaventato di nuovo?

Sento un odore che non mi è nuovo”

Dice Pandoro tappandosi il naso

E alla puzzola non ci fa caso.

“No Pandoro, non son stato io

Ma questo odore lo sento anch’io!”

Si avvicina allora una bella puzzoletta

E fa una forte e sonora puzzetta

Pandoro quasi sviene per il forte odore

Mentre resiste in piedi Panettone

“Andate via avventori stranieri

O chiamerò gli altri guerrieri

Siamo 10 puzzole e con la nostra puzza potente

Vi stenderemo come coperte!

Stiamo proteggendo il nostro amico malato

E si era appena addormentato

Purtroppo con il vostro arrivo all’imbrunire

Si è svegliato e ha ricominciato a tossire!”

“Scusa tanto non volevamo disturbare

Ma solamente un po’ d’acqua assaggiare

Ci dispiace veramente tanto ora

Possiamo forse fare qualcosa?”

“Servirebbe” dice la puzzola “almeno un po’ di miele

Perché Potamus proprio non sta bene”

Nel frattempo si avvicina tremolante

Un  ippopotamo davvero gigante

Tossisce molto e quando ha la bocca spalancata

Si vede che ha la gola tutta arrossata

“Ciao Potamus, scusaci tanto per averti svegliato

Non sapevamo fossi ammalato”

Dice dispiaciuto Pandoro

Ma ad un tratto esclamano in coro

“Il regalo delle api, che idea geniale!

la nostra pozione guarisce da ogni male!”

E corrono presto al loro carretto rosso

Cercando la boccetta a più non posso

Panettone la trova e con un bel morso

Leva il tappo e ne dà a Potamus un sorso

L’ippopotamo dopo aver bevuto il contenuto

Si sente subito molto più forzuto

Smette di tossire e in pochi minuti

Smettono anche gli starnuti!

“Grazie di cuore, non so cosa dire

Vi sono grato da morire!

Se non foste arrivati in questo viavai

sarei stato di certo in grossi guai

Il veterinario non sapeva più che fare

E a me non andava nemmeno più di mangiare

Ma grazie al vostro aiuto efficace

Mi sento già più forte e vivace!”

“Ciao Potamus, riguardati sempre e stai attento

A qualsiasi colpo di vento

Ringrazia le puzzole che ti hanno curato

Mentre eri parecchio malato

Noi proseguiamo il nostro cammino

Perché il nostro obiettivo potrebbe essere vicino”.

Ed è già quasi sera quando con il carretto

Proseguono dritto per il vialetto.

 
 

Nessun commento: