martedì 11 febbraio 2014

La strana storia di Pandoro e Panettone - capitolo 4: IL CLOCHARD MISTERIOSO


Il primo giorno del loro cammino

Si trovano in mezzo a un grande giardino

Ci son scoiattoli, uccelli e farfalle

Ed un’aiuola piena di calle

“Guarda Panettone, quante persone

“pensi sia qui il nostro padrone?”

“Non so Pandoro, ma a ben guardare

Io me ne vado nel laghetto a nuotare

Così se per caso qualcuno mi nota

Sarò profumato come una rosa”

E, detto fatto, il nostro cagnetto

Fa un bel tuffo che crea un bel getto

Da dietro ad un odoroso pino

si sente soave un bel vocino

“Io a buttarmi dento all’acqua

Nemmeno ci penso, dovrei essere pazza!”

“Ma di chi è questa vocina?

Da dove vieni, ti sento vicina!”

Molto curioso Pandoro si avvicina

E, in braccio a un uomo, compare una micina

“Ciao, piacere, sono Mimì

E tutto il giorno io vivo qui!

Dicono che sia molto molto bella

Anche più di una vera stella

Il mio padrone non ha una casetta,

nemmeno una cuccia, nemmeno una coperta

vive nel parco su una panchina

e dorme qui dalla sera alla mattina

Lui si prende cura di me

Ed è il meglio del meglio che c’è”.

“sei fortunata piccola Mimì

Ad avere un padrone così”

Io e il mio amico panettone

Siamo in cerca di un padrone

Chissà se mai lo troveremo

Ma ci proviamo e intanto ci spero!”

Il signore sulla panchina

Vede Pandoro e gli si avvicina

Mette una mano nella sua borsa

E tira fuori una cosa di corsa

Butta sul prato un pezzetto di pane

E pandoro pensa “Mamma che fame!”

Ma all’istante arrivano intanto

Molti uccelli a contendersi il pranzo!

“Povero micino, ti hanno assalito

E vedo che hai un grande appetito

Eccoti qui dei croccantini

Son molto buoni e son genuini!”

Pandoro non si lascia scappar l’occasione

E mangia in fretta, in un sol boccone!

“Avevi ragione, cara Mimì,

sarei molto contento di un papà così”

nel frattempo arriva Panettone

e si scrolla tutto con gran passione

E’ molto felice di aver nuotato

Anche se adesso si è un po’ stufato

Perché le paperelle si son spaventate

E hanno iniziato a prenderlo a beccate!

“Ciao cagnolone, ben arrivato”

Dice il signore, che ora si è alzato

“dopo tutto questo nuotare

Vorrai di certo qualcosa da mangiare”

Dalla sua tasca tira fuori stavolta

Un po’ di pane con la caciotta

Panettone mangia con grande energia

E tutto gli sembra una vera magia!

Il vecchio signore gli accarezza il pelo

E lui alza gli occhi al cielo

Sente che lo sfiora una leggera brezza

Lui non sapeva cosa fosse una carezza…

E proprio per una toccatina sulla testa

Lui si emoziona e fa un’altra puzzetta

“Grazie micina, ringrazia il tuo padrone,

devi esserne orgogliosa, è davvero il migliore

fagli gli auguri di una vita serena

e di tanta pappa sempre ogni sera”

E proprio quando stanno per andare

Notano una cosa che li lascia un po’ male

Il piede destro è senza la scarpone

Davvero un peccato per quel signore

Corre Pandoro verso il carretto pieno

E torna indietro proprio tutto fiero

Con fatica trascina verso la panchina

Lo scarpone trovato il giorno prima!

Il signore è commosso e davvero contento

Non potrà temere né pioggia né vento

Per ricompensarli del loro bel gesto

Tira fuori qualcosa lesto

Dona a ciascuno un pacchettino

Non molto grande ma molto carino

“tenetelo in serbo e non lo aprite affatto

Dovete aspettare il momento adatto!

Quando troverete una mamma e un papà

Potrete scoprire cosa conterrà”

Curiosi e felici ringraziano tanto

E promettono di tornare, di tanto in tanto

Mettono tutto nel carretto

Ben fermo e ben protetto

Si incamminano per una nuova avventura

Ormai sotto il chiarore di una bella luna.
 
 

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