L’indomani mattina
dato che c’è il sole
Escono dalle gabbie
Pandoro e Panettone
Si trovano ora in un
bel prato fiorito
Con cucce e
tiragraffi di ogni tipo
“Che meraviglia, si
sta bene qui,
potremo giocare
tutto il dì”
Nel recinto ci sono
molti altri gattini
Di tutti i colori,
grandi e piccini
Ci sono inoltre due
bei cagnoloni
E un cucciolino di
quattro colori
E’ uscito anche
gatto Tito,
che ormai è
perfettamente guarito.
Tutti si presentano
e sono molto educati
E vorrebbero essere presto
adottati.
Nel pomeriggio entra
un signore distinto
Che vorrebbe fare un
giro nel recinto
Ha per mano una
bella bambina
Che tiene in mano
una bambolina.
Appena li vedono,
tutti gli animali
Gli corrono incontro
e fanno balzi senza eguali.
Miagolano, abbaiano
e fanno tante fusa
Avvicinandosi alla
bimba con qualche scusa
Tutti vogliono
mettersi in mostra
e catturare
l’attenzione con una mossa
affinchè vengano
scelti oggi
come compagni di
vita e di giochi.
Tutti si affannano e
fanno del loro meglio in fretta
E sembra proprio una
gran festa
Mentre in un angolo
resta un gatto rosso un po’ arrabbiato
Non si è fatto
scegliere e nemmeno ci ha provato.
E’ un gatto adulto e
si chiama Pak
E da molto tempo si
trova qua.
“Perché non vai a
farti vedere?”
Chiede Pandoro
curioso di sapere
“Forse non riesci a
camminare,
non hai sentito o
stai un poco male?”
“Non sono zoppo e
nemmeno sordo, gatto
Non ci vado ma non
sono matto
Non mi interessano
gli umani da molto ormai
Ora lasciami solo,
adesso vai!”
Risponde Pak un po’ burbero
e aggressivo
Anche se si vede che
non è un micio cattivo.
Tito spiega a
Pandoro e Panettone
La triste storia di
questo gattone:
“Dovete sapere che
Pak era un cucciolo di casa
Coccolato e viziato
con ogni cosa
Quando però gli
umani ebbero un figlio
Lo abbandonarono
senza batter ciglio
Buttandolo da un
auto sul bordo di una strada
Senza curarsene,
accada quel che accada.
Pak vagò per giorni
con una zampina rotta
E l’altra gonfia per
la forte botta
Non capiva perché
l’avessero abbandonato
Non era stato
cattivo e nemmeno sgarbato.
Non mangiò e non fu
aiutato
Finchè un signore
l’ha trovato
Magro magro e
denutrito
E anche molto
infreddolito
L’ha portato qui una
mattina
Me l’ha raccontato
la gatta Martina
I primi mesi faceva
di tutto per essere guardato
Ma nessuno l’ha mai
adottato
Così, pensando di
non piacere alle persone
Ha rinunciato anche
a provare ogni emozione
E sta lì sempre da
solo in un angolino
Senza voler alcuno
vicino
Non cerca più una
mamma e un papà
E si è rassegnato a
restare da solo qua.”
Sono molto
dispiaciuti Pandoro e Panettone
E vorrebbero
raccontargli di altri tipi di persone,
che ne avevano
trovate alcune di gran cuore
gentili, dolci e
molto buone.
Ma non sanno proprio
come fare
E si mettono a
pensare.
Nel frattempo la
bambina prende in braccio un cagnolino
Piccolo, piccolo e
molto carino
Poi si gira e dice
al suo papà
“io l’ho scelto,
eccolo qua”
Son tutti felici e
si commuove anche Panettone
Sperando sempre in
una nuova occasione.