venerdì 23 maggio 2014

La strana storia di Pandoro e Panettone - Capitolo 13: Pak e gli amici del rifugio



L’indomani mattina dato che c’è il sole

Escono dalle gabbie Pandoro e Panettone

Si trovano ora in un bel prato fiorito

Con cucce e tiragraffi di ogni tipo

“Che meraviglia, si sta bene qui,

potremo giocare tutto il dì”

Nel recinto ci sono molti altri gattini

Di tutti i colori, grandi e piccini

Ci sono inoltre due bei cagnoloni

E un cucciolino di quattro colori

E’ uscito anche gatto Tito,

che ormai è perfettamente guarito.

Tutti si presentano e sono molto educati

E vorrebbero essere presto adottati.

Nel pomeriggio entra un signore distinto

Che vorrebbe fare un giro nel recinto

Ha per mano una bella bambina

Che tiene in mano una bambolina.

Appena li vedono, tutti gli animali

Gli corrono incontro e fanno balzi senza eguali.

Miagolano, abbaiano e fanno tante fusa

Avvicinandosi alla bimba con qualche scusa

Tutti vogliono mettersi in mostra

e catturare l’attenzione con una mossa

affinchè vengano scelti oggi

come compagni di vita e di giochi.

Tutti si affannano e fanno del loro meglio in fretta

E sembra proprio una gran festa

Mentre in un angolo resta un gatto rosso un po’ arrabbiato

Non si è fatto scegliere e nemmeno ci ha provato.

E’ un gatto adulto e si chiama Pak

E da molto tempo si trova qua.

“Perché non vai a farti vedere?”

Chiede Pandoro curioso di sapere

“Forse non riesci a camminare,

non hai sentito o stai un poco male?”

“Non sono zoppo e nemmeno sordo, gatto

Non ci vado ma non sono matto

Non mi interessano gli umani da molto ormai

Ora lasciami solo, adesso vai!”

Risponde Pak un po’ burbero e aggressivo

Anche se si vede che non è un micio cattivo.

Tito spiega a Pandoro e Panettone

La triste storia di questo gattone:

“Dovete sapere che Pak era un cucciolo di casa

Coccolato e viziato con ogni cosa

Quando però gli umani ebbero un figlio

Lo abbandonarono senza batter ciglio

Buttandolo da un auto sul bordo di una strada

Senza curarsene, accada quel che accada.

Pak vagò per giorni con una zampina rotta

E l’altra gonfia per la forte botta

Non capiva perché l’avessero abbandonato

Non era stato cattivo e nemmeno sgarbato.

Non mangiò e non fu aiutato

Finchè un signore l’ha trovato

Magro magro e denutrito

E anche molto infreddolito

L’ha portato qui una mattina

Me l’ha raccontato la gatta Martina

I primi mesi faceva di tutto per essere guardato

Ma nessuno l’ha mai adottato

Così, pensando di non piacere alle persone

Ha rinunciato anche a provare ogni emozione

E sta lì sempre da solo in un angolino

Senza voler alcuno vicino

Non cerca più una mamma e un papà

E si è rassegnato a restare da solo qua.”

Sono molto dispiaciuti Pandoro e Panettone

E vorrebbero raccontargli di altri tipi di persone,

che ne avevano trovate alcune di gran cuore

gentili, dolci e molto buone.

Ma non sanno proprio come fare

E si mettono a pensare.

Nel frattempo la bambina prende in braccio un cagnolino

Piccolo, piccolo e molto carino

Poi si gira e dice al suo papà

“io l’ho scelto, eccolo qua”

Son tutti felici e si commuove anche Panettone

Sperando sempre in una nuova occasione.

mercoledì 21 maggio 2014

Microgarden - scheda 1: laghetto

Chi da piccolo non ha mai desiderato di poter coltivare un giardino tutto suo e di veder crescere le piantine seminate e curate con tanta pazienza?

Ebbene d'ora in poi i bambini potranno costruire ed occuparsi del MICROGARDEN

Il progetto è articolato e modulabile; verranno pubblicate più schede ma non è assolutamente obbligatorio realizzare tutto (a parte il primo step con terra e vaschetta ovviamente :) )!

Quello che viene proposto è solo uno spunto... largo alla fantasia!

Attendiamo a illaboratoriomagico@gmail.com le foto dei vostri MICROGARDEN!
Come sempre per tutti un diploma (in questo caso di Mastro MICROGIARDINIERE)

 


Ecco la prima scheda:



martedì 20 maggio 2014

La strana storia di Pandoro e Panettone - Capitolo 12: Il rifugio


Il temporale è passato ed è mattina presto

Anche se è ancora buio pesto

Pandoro si sveglia e non trova Panettone

E lo cerca con gran fervore

Si trova dentro a una grande gabbia bianca

Sotto a una coperta calda calda

Ma lui è davvero molto spaventato

Perché dal suo amico è stato separato

Ha paura che la notte prima, al freddo e al gelo

Abbia espresso il desiderio per davvero

E così il povero panettone

Era rimasto solo sotto l’acquazzone.

Mentre si alza per cercarlo in fretta

Vede una benda sulla zampetta

Qualcuno si era occupato di lui mentre era svenuto

L’aveva asciugato, curato e sostenuto.

Pandoro però è molto triste e piange

Perché panettone è molto distante.

Ma proprio mentre è davvero disperato

Sente un rumore dall’altro lato: è Panettone che si è appena svegliato!!!!

Si trova in un’altra grande gabbia

Anche lui al riparo dal freddo e dalla pioggia

“Meno male Panettone, ero disperato

Pensavo di averti abbandonato!

Invece siamo qui insieme

Chiusi in una gabbia, ma stiamo bene

Qualcuno ci ha trovato e portato qui

Ma non so perché ha fatto così

Credo siano brave persone

Ci hanno scaldato, caro Panettone”

Sentendoli parlare interviene il gatto Tito

Nella sua gabbia, tutto impettito

“ciao a tutti e benvenuti!

Siete arrivati stanotte, in mezzo al temporale,

Vi hanno portato due ragazzi e han detto che stavate male

Eravate forse svenuti per il gelo

E vi hanno scaldato con coperte ed un telo

Hanno messo qui anche il vostro carretto

Per farlo asciugare sotto ad un tetto

Tra poco arriveranno alcuni volontari

Per darci la pappa e per coccolarci magari

Io sono in gabbia perché non stavo bene

Mi han dato le medicine e tutto quel che conviene

Quando sarò di nuovo guarito

Andrò in un recinto con un prato fiorito

Assieme ad altri gatti come me abbandonati

Ma allo stesso tempo molto fortunati”.

E proprio mentre finisce di parlare il gatto Tito

Entra una ragazza con cibo di vario tipo.

Saluta tutti, Anche Pandoro e Panettone

E gli fa una carezza sul suo bel testone.

Riempie le ciotole fino a scoppiare

E i nostri amici non esitano ad assaggiare

“Che bello Pandoro, eravamo in guai seri

E ora siamo qui sereni”

Arrivano intanto altre persone buone

A conoscere Pandoro e Panettone

Dicono tutti che son belli e fortunati
Quella notte ad essere stati salvati.

E tra tanti complimenti e coccole di stamani

Nemmeno si accorgono e siamo già quasi a domani.
 
 
 

martedì 13 maggio 2014

Una gonnellina sbarazzina... anzi due!

E' primavera, c'è un bel venticello ed è ora di mettere nell'armadio i maglioni!
Ecco due schede per creare infinite gonnelline alla moda... in uno step!

Mandateci le foto delle vostre creazioni a illaboratoriomagico@gmail.com 
Riceverete un diploma di stilista e la vostra creazione sarà pubblicata sulla pagina Facebook www.facebook.com/illaboratoriomagico ! :)

PS. Provate a fare anche un lussuoso e romantico abito da sposa con la tecnica numero due!




 


 




venerdì 9 maggio 2014

La strana storia di Pandoro e Panettone - capitolo 11: la tempesta


E’ ormai già inverno

E fa molto molto freddo

I nostri amici sono ancora senza padrone

Ma sempre assieme, Pandoro e Panettone.

Con il loro carretto rosso

Una coperta, anche se è poco

Cercano un riparo per la notte gelata

Una cantina o una casa abbandonata.

Una sera mentre stanno ancora cercando

Scoppia un temporale e sta diluviando!

Cercano un albero ma Pandoro per la fretta

Cade in una pozzanghera e si fa male a una zampetta

Panettone lo carica sopra al carretto

Cerca di correre e di far presto

Arrivano sotto un pino in un prato

Non c’è nessuno ed è tutto gelato

La coperta ora è fredda e bagnata

Non protegge dal gelo perché è tutta inzuppata

“Panettone ho tanto freddo non sto bene e tremo

Mi fa male la zampa, ho la febbre, credo”

“non ti preoccupare” lo consola Panettone

“Vieni qui vicino, ti scaldo col mio tepore”

Anche se a dire il vero

Anche Panettone ha freddo davvero.

La pioggia non smette di scendere incessante

E fulmini cadono poco distante

Pandoro ha paura e ad ogni tuono

Abbraccia Panettone per non sentire il frastuono.

Nel carretto lì di fianco a loro

Si illumina la pietra e diventa quasi d’oro

Nel buio si vede ed è lucente

Lampeggia e brilla ed è splendente

“Panettone guarda, il desiderio ci ha chiamato

Esprimiamolo insieme e sarà tutto passato”.

 “Non credo si possa, il desiderio è uno solo

Ma se stai tanto male esprimilo al volo

Io starò bene e me la caverò

Tu sei ammalato e così ti aiuterò”

“Mai e poi mai” dice pandoro di scatto

“non lo farò, non sono mica matto!

Tu sei il mio migliore amico

E questo è quello che ti dico:

staremo per tutta la vita insieme

e ci vorremo sempre bene

se tu sei triste son triste anch’io

se sei felice lo sono io

non ti lascerò qui solo a tremare,

insieme ce la potremo fare

non esprimerò un desiderio per me

se tu non sarai con me!”

E a notte inoltrata, ormai stremati

Si addormentano insieme freddi ed affamati.
 
 

mercoledì 7 maggio 2014

La strana storia di pandoro e panettone - Capitolo 10: Una strana amica


E’ passata già un’estate intera

E non solo la primavera

I nostri amici Pandoro e Panettone

Sono ancora in cerca di un padrone

Di una Mamma e un papà

Che gli vogliano bene un giorno, chissà.

“Panettone riusciremo a trovare una casetta?

Non siamo brutti, siamo buoni ma nessuno ci aspetta”

“Pandoro, non essere triste amico mio

almeno non sei solo, per te ci sono io!”

Così dicendo, tra gli alberi gialli e rossi

Decidono di incamminarsi dentro ai boschi

E di attraversare una montagna intera

Nella speranza di trovare una famiglia vera!.

Camminano senza sosta faticando per la fretta

Ma prima di sera vogliono essere  in vetta

Il sentiero è davvero molto erto

E intorno sembra tutto deserto

Il carretto sobbalza per le radici sporgenti

E per i sassi aguzzi e taglienti

Per terra ci sono foglie gialle, rosse e arancioni

E tante castagne, ricci e marroni.

Il sole ormai è già tramontato da un pezzo

Quando, uscendo dal bosco, vedono il primo tetto

E’ una baita graziosa di legno profumato

E si trova in mezzo ad un grande prato

Con un camino che fuma e una luce accesa

Perché ormai è buio e la notte è scesa.

I nostri due amici, Pandoro e Panettone,

vorrebbero bussare e chiedere attenzione

ma dato che è molto tardi davvero

non vorrebbero disturbare e far stare in pensiero

anche se fuori inizia a far freddo

e tra solo un mese sarà già inverno

mentre ancora stanno decidendo cosa fare

vedono una figura che esce a camminare

tiene in mano una lanterna e si avvicina lentamente

proprio verso i nostri amici fermi senza dir niente

ha un mantello lungo fino ai piedi

un cappuccio e dei guanti neri

arriva leggera e sembra che al posto di camminare

Stia quasi quasi per volare.

Pandoro e Panettone hanno un po’ paura

Che sia la strega della radura?

Ma ormai è troppo tardi per scappare

Possono solo stare ad aspettare

E sperare che non sia cattiva

O che non li veda, anche se è vicina.

Quella strana figura, non sanno ancora come

Si avvicina e li chiama anche per nome!

“Pandoro e Panettone, venite con me in casa,

Avrete fame e freddo dopo tutta questa strada

Ho sentito molto parlare della vostra avventura

E vorrei fornirvi un riparo in altura”

La sua voce era dolce e affettuosa adesso

E decidono di seguirla fino all’ingresso.

La casa è bella, calda e accogliente

Con un camino e un pentolone bollente

Da una mensola balza giù una gattina

Nera, batuffolosa e peperina

Che si avvicina alla sua padrona buona

facendo le fusa e giocando con ogni cosa.

 

Togliendosi il mantello, Panettone e Pandoro

Vedono una ragazza con i capelli color oro

Lunghi e lucenti come le stelle

Quando son tante, splendenti e belle.

Ha anche una ciocca turchese e violetta

Che cambia colore molto in fretta

Anche la coda della gattina nera

Brilla e cambia colore la sera

Diventa blu poi verde poi azzurra e poi rosa

Poi torna nera quando si riposa.

I nostri amici non credono a quel che succede

È impossibile eppure si vede!

“Accomodatevi amici, non abbiate timore

Venite e prendete un po’ di tepore

Qui sopra al camino sta bollendo una zuppa bollente

E tra poco mangeremo tutti abbondantemente”

Dice la gattina Blacky dalla coda arcobaleno

E si accomodano tutti in un baleno!

“Benvenuti nella mia casa cari Pandoro e Panettone”

Dice la ragazza portando un bel piattone

“Io mi chiamo Fata Clementina

E questa è blacky, la mia gattina”

“Grazie tanto per averci accolto

Fuori fa freddo e siamo in viaggio da molto”

Dice Panettone mentre mangia con appetito

E non ne lascia nemmeno un dito.

Mentre Pandoro  cerca di farsi dire dalla gattina

Come colorarsi anche lui la codina

Ma blacky afferma che è sempre stata così

Ed è una magia che fa ogni dì

“Al piano di sopra ci son due bei lettini

Morbidi e con due bei cuscini;

Potrete dormire al caldo fino a mattina”

Dice dolcemente Fata Clementina

Così sbadigliando e sentendosi al sicuro

Si addormentano sereni pensando al futuro.

 

L’indomani mattina si alzano spensierati

Pronti a ripartire freschi e riposati

Scendono e vedono che per colazione

C’è di pappa più di una porzione

Trovano un biglietto sul tavolo di legno

Lo prendono e lo leggono tenendo bene il segno

“Cari amici, Siamo felici di avervi conosciuto,

e lasciarvi ci è molto dispiaciuto

siete un cane e un gatto davvero gentili

buoni, dolci e molto carini

siamo sicure che presto davvero

troverete una mamma e un papà vero

Noi siamo dovute uscire molto presto

E rientreremo che sarà già buio pesto

Vi salutiamo e vi auguriamo di cuore

Di tornare a trovarci con il vostro padrone

Proprio vicino a questo biglietto

Troverete una pietra di bell’aspetto

Si tratta di un dono davvero speciale

Ma ha un funzionamento non proprio normale

Si tratta infatti di un desiderio

Che potrete esprimere sul serio

Ma attenzione al suo vero valore

Funziona solo se fatto col cuore

Fatene buon uso e sicuramente

Sarete felici immediatamente

Ora proseguite il vostro bel viaggio

E abbiate sempre molto coraggio”

Pandoro e Panettone sono molto colpiti

Ed anche molto incuriositi

Da quella pietra particolare e strana

Che sembra più unica che rara.

Disegnan su un foglio un grande arcobaleno

E scrivono un grazie davvero sincero

Con la promessa di far buon uso del dono misterioso

Così grande, potente e prezioso.

Fatto ciò si rimettono in viaggio

Con nuovo e rinnovato coraggio.

Fiori... di zucca?


Ecco un'idea per un bigliettino veloce veloce da realizzare per la festa della mamma (ma non solo)

Bastano dei semi di zucca e TANTA fantasia!