Durante uno dei loro
spostamenti in cerca di un padrone
Pandoro si ferma e
dice a Panettone:
“Guarda
quel cartello, lì sopra c’è una scritta
Proprio grande,
rossa e bella in vista.
Dice che
siamo vicino a uno zoo safari
E che
possiamo vedere animali molto rari
Qui
vengono in visita un mucchio di persone
E potrebbe
essere la nostra occasione
Per
trovare una mamma e un papà oggi stesso
Dai, su,
entriamo adesso!”
Panettone a dir il
vero è un po’ titubante
Non vorrebbe
trovarsi davanti a un elefante!
“Stai
tranquillo amico mio,
ti
proteggerò io
con i miei
artigli molto affilati
spaventerò
tutti gli animali affamati
Dai
panettone, non fare il fifone
Io non ho
paura nemmeno di un leone!”
E mentre ancora
stava parlando
Pandoro stava già
entrando.
Nei vialetti
passeggiano assieme
Bambini, adulti e
addetti del mestiere
E mentre passano
vicino ad un recinto
Sentono un grande e
sonoro ruggito
Panettone fa un
balzo indietro per lo spavento
E per la paura fa
una puzzetta al vento
Pandoro invece non
si lascia intimidire
E si avvicina perché
ha qualcosa da dire
“Panettone
guarda, io da grande diventerò così
E ruggirò
tutto il dì
Sarò
grande, forte e fiero
Come
questo gattone guerriero”
Dal recinto si
avvicina una tigre molto grande,
che aveva sentito
tutto non molto distante
“Ciao
amici, non abbiate timore
Io
faccio solo molto rumore
Sono una
tigre buona, non un gattone,
mi
chiamo Romoaldo, ed ho anche un padrone
che
ogni giorno mi porta da mangiare
e ho tanti
amici con cui giocare
in
questo zoo safari non siamo chiusi in gabbie strette
ma ci
sono verdi prati e dolci collinette
ci
trattano tutti davvero molto bene
e ci
portano anche buoni pranzi e cene.”
Ma Pandoro non lo
sta a sentire
E ammira quella
tigre da impazzire
Lo vede bello, forzuto
e fiero
E vorrebbe
somigliargli davvero!
“Ciao
amico” dice Panettone
“Noi
ci avviamo in cerca di un padrone
Siamo
felici di averti conosciuto
E
torneremo a trovarti con un po’ di prosciutto!”
Detto questo tornano
a camminare per il vialetto
Cercando qualcuno
che gli regali un tetto.
Mentre proseguono
per il vialetto
Si imbattono presto
in un vicolo stretto
Sbucano quindi in
prossimità di un prato
Circondato da un
fiume e da uno steccato
Appena giunti vicino
all’acqua per dissetarsi
Panettone inizia ad
annusarsi
“Panettone ti sei
spaventato di nuovo?
Sento un odore che
non mi è nuovo”
Dice Pandoro
tappandosi il naso
E alla puzzola non
ci fa caso.
“No Pandoro, non son
stato io
Ma questo odore lo
sento anch’io!”
Si avvicina allora
una bella puzzoletta
E fa una forte e
sonora puzzetta
Pandoro quasi sviene
per il forte odore
Mentre resiste in
piedi Panettone
“Andate via
avventori stranieri
O chiamerò gli altri
guerrieri
Siamo 10 puzzole e
con la nostra puzza potente
Vi stenderemo come
coperte!
Stiamo proteggendo
il nostro amico malato
E si era appena
addormentato
Purtroppo con il
vostro arrivo all’imbrunire
Si è svegliato e ha
ricominciato a tossire!”
“Scusa tanto non
volevamo disturbare
Ma solamente un po’
d’acqua assaggiare
Ci dispiace
veramente tanto ora
Possiamo forse fare
qualcosa?”
“Servirebbe” dice la
puzzola “almeno un po’ di miele
Perché Potamus proprio
non sta bene”
Nel frattempo si
avvicina tremolante
Un ippopotamo davvero gigante
Tossisce molto e
quando ha la bocca spalancata
Si vede che ha la
gola tutta arrossata
“Ciao
Potamus, scusaci tanto per averti svegliato
Non
sapevamo fossi ammalato”
Dice dispiaciuto
Pandoro
Ma ad un tratto
esclamano in coro
“Il regalo
delle api, che idea geniale!
la nostra
pozione guarisce da ogni male!”
E corrono presto al
loro carretto rosso
Cercando la boccetta
a più non posso
Panettone la trova e
con un bel morso
Leva il tappo e ne
dà a Potamus un sorso
L’ippopotamo dopo
aver bevuto il contenuto
Si sente subito
molto più forzuto
Smette di tossire e
in pochi minuti
Smettono anche gli
starnuti!
“Grazie
di cuore, non so cosa dire
Vi
sono grato da morire!
Se non
foste arrivati in questo viavai
sarei
stato di certo in grossi guai
Il
veterinario non sapeva più che fare
E a me
non andava nemmeno più di mangiare
Ma
grazie al vostro aiuto efficace
Mi
sento già più forte e vivace!”
“Ciao
Potamus, riguardati sempre e stai attento
A
qualsiasi colpo di vento
Ringrazia
le puzzole che ti hanno curato
Mentre
eri parecchio malato
Noi
proseguiamo il nostro cammino
Perché
il nostro obiettivo potrebbe essere vicino”.
Ed è già quasi sera
quando con il carretto
Proseguono dritto
per il vialetto.
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